Bentornata relazione…!

da Set 3, 2015Blog

10867592824_f1df5c08f3_oOggi come non mai il successo di uno Studio è basato sui processi di relazione tra le persone, interni (l’organizzazione) ed esterni (i pazienti, fornitori, territorio). Non curare attentamente questo aspetto potrebbe portare al declino nella più totale inconsapevolezza. Infatti sempre più frequenti sono gli addebiti del decremento e del mancato sviluppo ad aspetti macro economici quali crisi globali o territoriali oppure alla maggiore concorrenza. Mai che si tenga conto della perdita della motivazione o della mancanza di un’ organizzazione fatta di ideali e non di profitto. Organizzare lo Studio su basi relazionali e motivazionali, è l’unica soluzione oggi adottabile per affrontare la crisi, prima di tutto di valori, conseguentemente economica. Molta letteratura, anche la più attuale spiega come le organizzazioni che nascono per creare profitti, può, nel breve termine ottenere successo in tema di marginalità, ma, nel lungo termine, nella maggior parte dei casi si estingue e, spesso, fallisce. Chi ha coscientemente mantenuto le tradizioni sia familiari che territoriali, mantenendo la centralità nelle persone e nelle relazioni, ha conservato e continua a mantenere le strutture solide. Non sono i finanziamenti agevolati, le unioni e i conferimenti a migliorare le performance. Sono gli uomini, i loro sogni, i loro progetti e i loro ideali. Pensate alle abbazie benedettine. La loro durata , di almeno mezzo secolo, dimostra come le organizzazioni regolate dalla comunità e dagli ideali sono destinate a durare. Tutte le altre, no. Le relazioni di buona qualità, però, non si ottengono , contrariamente a quanto ci illustrano molti modelli di organizzazione delle “risorse”, mediante incentivi e carriere, ma attraverso una leale reciprocità e partecipazione. Lo Studio deve essere motivato da ideali importanti e genuini. Questo è il segreto per attrarre persone ad alto contenuto di condivisione, lealtà e motivazione. Tutti valori, questi, non ammessi dal mercato. Impossibili da acquistare. Se è vero, come è vero che l’economia, il mercato e gli scambi sono fatti di uomini e da uomini, allora è su di loro e le loro integrazioni che bisogna lavorare. L’introduzione della tecnologia e delle competenze sono secondarie, poiché anche queste ideate e gestite da uomini. Torniamo li.

Non bisogna dimenticare che uno Studio organizzato sugli ideali e sulla gestione delle relazioni, deve però accettare le sconfitte e le delusioni. Quando si ha a che fare con le persone sarà un continuo oscillare tra bene e male, tra soddisfazioni e delusioni, conflitti e gioia; fidarsi e essere affidabili è la condizione, che poi è quella umana.