I beni comuni e la “Lezione delle api”.

da Giu 26, 2017Blog

depositphotos_47309501-stock-photo-fun-bee“Ho inventato l’acqua in polvere ma non so come scioglierla..!”. La battuta del comico Lanny Bruce che fa sorridere. Fa anche pensare. L’acqua, come il clima, l’ambiente, il territorio la cultura, la conoscenza sono beni comuni che, a differenza di quelli beni materiali, non hanno sostituti. E sono preziosi. La condizione essenziale per conservarli, è avere a cuore le persone, tutte. Soprattutto i nostri figli, quelli degli altri e quelli che verranno. Nella società “io e basta”, non è cosa facile. Occorre lavorare insieme, relazionarci profondamente e curare quelle collaborazioni (cum-labora) che generano fiducia e gratuità. Perché, come ci insegna la cultura delle tribù africane, per crescere e non morire c’è bisogno dell’intero villaggio. Possono le strutture produttive, come le aziende e gli studi professionali entrare nella “teoria dei beni comuni” e partecipare alla loro cura e conservazione ? Risposta : Si. Tra gli imprenditori, quelli veri, si incontrano persone straordinarie, che amano profondamente ciò che hanno scelto di fare dimostrandolo quotidianamente con gli sforzi e le difficoltà che affrontano sempre più soli, che vedono il profitto come la conseguenza logica di lavorare bene e per un progetto. Per questa ragione sono nati gli “incontri differenti”. Per creare dialogo e relazione con le persone (clienti e non) che ruotano intorno alle aziende e agli studi professionali per aprire (insieme) un dibattito su temi e beni comuni. “Lezioni dalle api” è stato un ottimo esordio e lo Studio Odontoiatrico Cocco, a Quartu Sant’Elena è stato un contenitore d’eccellenza. La struttura è meravigliosamente in linea. Classe energetica Gold, con certificazione “Nature”. Appena nata da un’idea di etica profonda. Bio-Edilizia, cura dell’ambiente e rispetto del territorio. Uno studio interamente costruito con materiali ecologici e a km zero. Accorgimenti tesi alla cura e conservazione dei beni comuni: dal recupero delle acque piovane all’uso di sughero e lana di pecora sardi. Dall’utilizzo di legno proveniente da foreste con piani di forestazione all’energia solare e depurazione naturale dei reflui da utilizzare per l’irrigazione. ulivi, limonaia, parco e giardino sul solaio. Il Dr.Nicola Cocco e Alberto Dodero, apicultore, hanno raccontato la meravigliosa organizzazione degli insetti. Il rispetto delle regole e le azioni di ognuno per la vita della comunità. Il valore dei prodotti della natura e la loro importanza per la salute ha dato nuove consapevolezze e aperto un dibattito importante. I numerosi interventi e domande dei partecipanti sono stati l’indicatore indiscusso dell’importanza di questi incontri. Bellissimi gli scenari aperti: migliorare velocemente la società, la relazione e la cultura. I beni comuni implicano la relazione (cum insieme munus..dono) e la relazione deve essere recuperata perché il sistema attuale è proteso alla valorizzazione della persona e non genera valori comuni. Sarebbe bello pensare che presto gli “incontri differenti” divenissero “incontri comuni”. Che l’incontro con l’altro divenisse crescita e coscienza. Le api ci raccontano che la visione d’insieme migliora la vita di ognuno e per farlo bene ci sono le regole della natura. Basta seguirle e non ignorarle e a volte distruggerle.